Natale: in molte occasioni il vino diventa regalo. Perchè non accompagnare una bottiglia di pregio con un bel testo in materia.
Vino e cultura rappresentano un binomio ideale: “Conoscere bene il vino per assaggiarlo meglio” si potrebbe sintetizzare.
Ecco tre recensioni di interessanti testi in tema “vino-dintorni e contorni” di recente uscita.
Inizio con il bel libro di Gian Arturo Rota e Nichi Stefy su “Luigi Veronelli”, con il sottotitolo “La vita è troppo bella per bere vini cattivi“.
Giunti editore-Slow Food editore-con prefazione di Carlo Petrini.
Il testo vuole essere in vero un omaggio al grande giornalista e gastronomo, che è stato un grande maestro, non solo per tutta la critica enogastronomica italiana, ma anche per coloro che a vario titolo si sono interessati a questi temi. Per citarne alcuni: enologi, sommelier, chef, imprenditori e appassionati a vario titolo.
“Abc veronelliano”, come dicono gli autori, racconta dall’alla z tutta la vita e le idee del grande Gino, in un amarcord che lo vede impegnato su vari fronti: difensore della civiltà contadina. editore, giornalista, anarchico, filosofo, indignato, ect.
Poliedrici i temi e gli argomenti: dai crus, ai giacimenti gastronomici, dal naso alla televisione.
Compaiono grandi personaggi del vino: da Giacomo Bologna ad Andre’ Tchelischeff, si parla di zuccheraggio, di denominazioni comunali, ma anche di utopie e di corruzione.
Non dimenticando l’olio di frantoio, il pane e la sorella acqua.
Nelle oltre 300 pagine del testo scorre tutto il “Veronelli-pensiero”, tratto da molti suoi scritti; in vero sembra aprire un contenitore, in cui tutte le problematiche del mondo vitivinicole italiano dagli anni sessanta ad oggi sono ben presenti e soprattutto ben analizzate.
Una ricercatrice storica, Anna Riccardi Candiani, ha date alle stampe “Louis Oudart e i vini nobili del Piemonte”- Slow Food editore 2011.
Non capita spesso di trovare materiale inedito a livello storico sui vini.
Spesso si tratta di scritti riciclati.
Del tutto diverso l’approccio della brava autrice che, tra archivi italiani e francesi, va alla ricerca di questo enologo, imprenditore, commerciante cui il vino piemontese deve molto.
Alle radici del Barolo e del Barbaresco di potrebbe dire.
Oudart emerge sul piano tecnico-professionale: Innovatore in viticoltura, enologo che crede nei vini piemontesi, commerciante che vede i suoi vini premiati in importanti concorsi ottocenteschi
Tra lettere, documenti si ripercorre tutta la prima meta del secolo XIX, un periodo in cui furono buttate le basi per l’affermazione della nostra vitivinicoltura.
Termino con un curioso e insolito libro sugli spumanti.
Chiara Giovani: ”Bollicineletterapia”-“La via frizzante alla felicità”- Salani editore- 2012.
L’esperta sommelier tratta in modo curioso, coinvolgente l’immensa materia delle bollicine.
Con una didattica del tutto particolare attraverso storie di produttori, tradizioni di territorio, aneddoti, curiosità e rari millesimi.
Non mancano i segreti per servire e degustare in modo perfetto una bottiglia di spumante.
Un testo utile per gli addetti, un testo interessante per tutti.
Spesso piccole cantine, oppure singoli viticoltori domandano pareri o informazioni su qualche libro sul vino. Vino e cultura rappresentano un binomio ideale; quando si approfondiscono i vari aspetti poliedrici del vino, meglio si riesce a percepirne i pregi organolettici”. Conoscere bene il vino per assaggiarlo meglio” si potrebbe sintetizzare. Una piccola biblioteca non è soltanto un accrescimento della propria cultura generale, diventa anche uno strumento di crescita dell’immagine della cantina, ben percepito da un cliente, oppure da un amico. Qualche titolo interessante, iniziando dal vigneto: le ed. Agricole di Bologna hanno pubblicato lo scorso anno ” Il terroir – caratterizzazione e protezione” di E.Vaudor. Tratta dell’importanza dell’identità del territorio di origine sui vini, con i vari riflessi sulla qualità e immagine del prodotto; in tema consiglio anche M. Fregoni e altri “ Terroir Zonazione Viticoltura “ ed. Phiptoline. L’autore non ha bisogno di presentazioni. Interessante: AA VV ” Viticoltura ed enologia biologica” soprattutto per coloro che intendono operare in questo specifico settore. “La maturazione e maturità dell’uva” di J. Blouin e G. Guimbertau – ed Eno-One – Unione Vini Milano, è un ottimo strumento per valutare razionalmente il periodo ideale di raccolta dell’uva. Per chi desidera impiantare un vigneto, consiglio un volume molto pratico: ” Vigna nuova. “di A. Morando-Ed. Viten- Calosso. Il lettore potrà ben districarsi in tutto l’abc del vigneto: dai materiali usati, alle tecniche per gli impianti anche in funzione dei vari costi da mettere in bilancio. Sui temi ampelografici un classico resta: ” Vitigni d’Italia” di Calo- Scienza – Costacurta ed. Agricole, se invece ci spostiamo nel mondo un testo bello e divulgativo è J. Robison “ Guida ai vitigni del mondo “ – Slow Food editore. Passiamo alla cantina: per acquistare un impianto di vinificazione o una semplice pigiatrice, ecco sempre delle Ed. Agricole-Bologna un testo completo: AAVV.”Impiantistica enologica”. Mentre la chimica del vino è accessibile anche all’appassionato bevitore, in un testo divulgativo e pratico edito da ed. Reda – Bologna dal titolo: “Chimica viticolo- enologica” di AAVV. Testi più impegnativi sono: W. Salati “Atomi- Molecole e Vino” edito da Gimar. e il fondamentale U. Tommaset “ Chimica enologica” ed. Aeb nelle varie edizioni. In tema di enologia diventa difficile districarsi: i classici testi di Tulllio de Rosa per le edizioni Aeb restano validissimi. Dai bianchi agli spumanti, dai passiti ai rossi.
Piu’ recenti: M.Castino “I vini bianchi tecnologia di produzione” ed. Aeb, di notevole spessore e
“Tecnologia enologica moderna “ di P. Riberaux Gayon e P. Sudraud – ed.Aeb.
Ultimo uscito la riedizione di un mitico testo degli anni quaranta: P Riberaux Gayon e altri “ Trattato d’enologia” parte 1 – 2 ed. Agricole. Si tratta dell’opera piu’completa sull’enologia livello mondiale. Sui vini novelli cito “Tecnologia dei novelli “ di M. Flanzy e altri ed. Aeb,
sulle botti “Dalla quercia alla botte” di N Vivas- ed One. Lo stesso editore pubblica l’ottimo” “Ausiliari di trattamento ed elaborazione” – AAVV. Insuperabile sullo stesso tema L .e L. Paronetto “Ausiliari chimici e biologici in enologia”, un testo su cui si sono formate generazioni di enologi. Purtroppo l‘ultima edizione è del 1986. Sull’igiene cantina è utile consultare “Detergenza e sanifiazione nell’industria alimentare“ di F. Dateo – ed. Aeb. In tema microbiologia un classico è C. Zambonelli “ microbiologia e biotecnologia di vini “ ed. Agricole. Dieci anni fa C. Delfini ha dato alle stampe ” Scienza tecnica microbiologica del vino”. Il mercato del vino è ben trattato in “Il marketing del vino” di E. Puzet e G. Seguin- ed Agricole. L’assaggio con tutte le sue regole, i suoi meccanismi percettivi, gli strumenti ideali è trattato in modo esauriente da “M. Ubigli “ I profili del vino” – ed. Agricole. Per chi non vuol errare negli abbinamenti a tavola legga ” Bianco e Rosso“ di M. Castellari e C. Paielli – ed. Agricole. I consigli giusti per il perfetto matrimonio in tavola.
Sul piano legislativo un testo sintetico e facilmente consultabile: “Manuale di diritto vitivinicolo” di P. Caviglia – ed. Agricole. Note dolenti in tema tappi: c’è veramente poco. Sui naturali, O. Colagrande “Il tappo di sughero“- Chirotti editore, ma è un testo di anni fa. Recentemente D. Liberati ha scritto un bel testo su “I tappi sintetici in enologia” – ed One. In tema” Controllo e assicurazione qualità” in enologia, nonostante il proliferare di certificazioni Iso Vision 9.14. 22000 e relative tracciabilità, c’è proprio nulla di specifico. Su riviste specializzate ci sono articoli mirati, inoltre si possono comunque consultate testi generici in tema. Consiglio in proposito: P. Venturi “Manuale integrato qualità” ed. Il sole 24 ore, oppure il vecchio C. Ricci “ Controllo qualità nelle aziende “ ed. Cedam Padova. Chi vuole, approfondire le radici storiche dei vini del nostro territorio ecco” Storia del vino piemontese dell’ottocento” a cura di Giusi Mainardi -Edizioni dell’Orso-Alessandria. Il notevole spessore storico dell’autrice è palese. “ Vocabolario del vino”è un testo pratico di Roberto Rabachino (Daniela Piazza editore) per districarsi nei termini enologici e descrittivi del vino. Chi cerca nel vino ironia, divertimento, socialità ecco un cult: ”Le mie divagazioni” di Renato Ratti -edito da Sagittario editore-Agliano Terme (At). Un grande enologo che sapeva analizzare contorni e dintorni del vino con rara e intelligente ironia. Termino con “Il vino fa belle le gambe”: autrice Francesca Ciniselli Colombini, contitolare della fattoria Barbi in Toscana – Ediz. Cantagalli-Siena. Una lunga epopea nel vino e nei suoi significati umani e sociali, una biografia sullo sfondo di una saga famigliare, con i suoi importanti contribuiti all’ascesa dei vini toscani. Un libro scritto con passione che si legge volentieri dall’inizio alla fine.
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