- Un più lungo periodo di invecchiamento
- Un maggiore grado alcolico
- Un’ area di produzione più vocata
- Un’ annata molto favorevole
Risposta:
Le menzioni Riserva, Classico e Superiore sono indicazioni facoltative complementari per i vini DOC e DOCG e possono essere citate solo se previste dal disciplinare di produzione.
La dizione Riserva si può utilizzare se il vino ha subito un periodo di invecchiamento più lungo rispetto a quello previsto dal disciplinare, per esempio nel caso del Barolo tale periodo non deve essere inferiore ai cinque anni rispetto ai tre obbligatori per legge.
Se troviamo la menzione Classico significa che il vino è ricavato da uve provenienti dalla zona di produzione più antica, vocata e tradizionale per quella denominazione, mentre la scritta Superiore fa riferimento a un maggiore contenuto in alcol del prodotto rispetto a quanto richiesto dal disciplinare al vino normale.
Dal novembre 2005 in etichetta è diventata obbligatoria la dicitura contiene solfiti se nel vino sono presenti più di 10 mg/l di anidride solforosa, additivo usato per la sua azione antisettica e antiossidante sul vino che però assunta ad alte dosi può diventare tossica.
La risposta corretta è la 2.