Nella vinificazione dei bianchi si utilizzano barriques per la fermentazione e/o di trucioli e tannini, In genere preferisco la fermentazione parziale in inox con eliminazione delle fecce pesanti, ovvero riempimento delle barriques quando il vino è a circa 8-9 gradi alcol.
Ci sono meno rischi di ridotto e profumi più eleganti.
E’ bene usare barriques nuove a medio-basso indice tostatura.
A fermentazione ultimata si toglie il vino dalle barriques separando ancora le fecce grossolane, si lavano i piccoli fusti e subito si riempiono con stesso vino per poi procedere ad eventuali “batonnage” delle fecce fini.
Si possono usare anche in fermentazione doghe, asticelle, cubetti, trucioli e polvere ottenuti dalla lavorazione del rovere.
Da alcuni mesi tali pratiche sono ammesse in Italia, limitatamente ai vini da tavola.
Aggiungo soltanto che gli eventuali “profumi vanigliati” ottenuti non sono per nulla stabili.
I tannini enologici spesso sono utilizzati sui mosti di uve bianche appena ottenuti anche a scopo antiossidante (esempio vendemmia 2002).
Di varia origine e tipologia, è bene preferire quelli ottenuti dal legno di quercia di rovere.