- Panettone-Asti
- Cinghiale al civèt-Brunello di Montalcino
- Spaghetto allo scoglio-Pigato
- Petto di pollo-Nero d’Avola
Risposta:
Spesso un buon vino abbinato al cibo sbagliato può dare brutte sorprese, per questo esistono alcune semplici regole che ci permettono di scegliere il vino più adatto al nostro menù.
Non sono regole assolute, ognuno è libero di fare cosa vuole ma c’è una spiegazione perchè un vino si abbina meglio ad un piatto piuttosto che ad un altro.
All’ inizio di un pasto di solito si parte con vini giovani, freschi, per poi passare a vini più alcolici e strutturati. Regola valida ma entriamo nel dettaglio.
L’ abbinamento ideale deve esaltare sia il cibo che il vino in modo che nessuno prevalichi sull’ altro. Ecco perchè un vino bianco, servito a 10-12 gradi, ricco di acidità e freschezza, richiederà cibi leggeri come una insalata di mare o uno spaghetto allo scoglio, perfetto anche uno spumante secco.
Un Brunello di Montalcino o un rosso strutturato importante si sposerà a meraviglia con uno stracotto, un brasato o della selvaggina di piuma o di pelo: il tannino astringente del vino legandosi alle proteine della saliva rende la bocca asciutta, quindi l’ abbinamento richiede carni succolente che favoriscono la salivazione e possano competere con il vino in termini di struttura e potenza.
Con il dolce sempre dolce, non ci sono eccezioni; con i passiti, vini dolci con elavato grado alcolico e lunga persistenza in bocca vanno bene formaggi stagionati, erborinati o piccanti che possono reggere il confronto.
Il petto di pollo non lega con in Nero d’Avola perché il rosso siciliano è troppo forte e strutturato e prevarica sulla carne bianca; con il pollo invece va bene un bianco fermo magari passato in legno o un rosso leggero, come un Grignolino o un Lambrusco.
La risposta corretta è dunque la 4.