– Ionizzazione
Consiste nel bombardare la molecola del tca con radiazioni ionizzanti o radiazioni magnetiche in modo da provocare il distacco del legame tre -cloroanisolo
Ma è un processo difficile, costoso e dall ‘esito incerto
– Progetto Suberase
Prevedeva l’utilizzo di un enzima detto appunto suberase -che agisce sui fenoli del sughero, sia monomeri che dimeri, favorendo la loro polimerazzazione. Di conseguenza viene impedita la formazione dei precursori del tca ovvero i cloro fenoli
– Microonde
Si dovrebbero estrarre le sostanze volatili dal sughero con speciali onde magnetiche (microonde) utilizzate in modo selettivo su punti mirati. Ma è compless
Il sughero si può destrutturate , le caratteristiche fisico-merceologiche restano inalterate? L’elasticità del sughero è garantita? I costi sono alti.
– Progetto Diamante
Utilizza biossido di carbonio ad alta pressione -oltre70 atm e a 31 gradi – ovvero in stadio supercritico, al fine di solubilizzare i composti organici contaminanti presenti nel sughero. E’ un brevetto Oenéo Bouchage / CEA ed è stato oggetto di numerose valutazioni e verifiche da parte di laboratori indipendenti. In un primo esperimento effettuato dal CCFRA inglese, su un totale di 1428 campioni assaggiati e analizzati, il 97,8 % presentava un tca rilasciabile inferiore a 0,2 nanogrammi per litro, valore al limite di rilevazione del metodo analitico dei gas massa. Ancora più significativi i risultati del test effettuato da Australian Wine Research Institute che hanno denotato un tasso di TCA al di sotto dei limiti di quantificazione del metodo analitico, nel 100% dei vini degustati. Oggi il trattamento Diamante è esteso a quasi tutta la materia utilizzata dal gruppo Oenéo Bouchage prima, grazie all’entrata in funzione nel settembre 2005 di una nuova unità di produzione in Spagna.
– Trattamento Cleancork
L’ultima novità interessante viene proposta con il nome di “trattamento Cleancork” (brevetto francese del 1998 – 99).
Recentemente (2005) è entrato nel mercato italiano, grazie alla società Enolife srl di Fara (No), un metodo innovativo che prevede la spalmatura di un silicone fluido elastomero vulcanizzante a freddo su entrambe le estremità del tappo onde impedire trasmigrazioni dal sughero di sostanze dannose al vino, in particolare il tca, ma anche muffe, polveri, ect.
La catalizzazione che subisce il silicone crea un reticolo particolare di piccole dimensioni che crea osmosi e quindi lascia passare l’ossigeno, ma non il tca a causa della sua elevata dimensione molecolare. . Detto tappo è stato già utilizzato da oltre 150 cantine in Francia e da almeno 20 cantine in Italia. Un’altra importante innovazione è in corso.
– Processo Rosa
Messo a punto dal gruppo portoghese Amorim prevede utilizzo di vapore a 125 gradi per un Tempo di 30 minuti. Si eliminano quindi per aspirazione i composti volatili, tra cui il tca.
Analisi e percezione del tricloroanisolo (tca).
Novità, aggiornamenti, sviluppi in tema: l’analisi del tricloroanisolo -il classico composto maggiormente responsabile del vero odore di tappo – è oggetto di molte discussioni. Alcuni chimici mettono in guardia riguardo ai risultati di detta analisi, oggi in vero un po’ di moda. Pare che alcune grandi multinazionali del beverage ricerchino il tca nel sughero tramite il naso artificiale. All’ultimo Enoforum – Piacenza 2007 – alcuni ricercatori hanno evidenziato la possibilità di utilizzo di derivati di scorze di lievito in vini già contaminati allo stato sfuso, da parte di clorofenoli presenti a vario titolo nell’ambiente di cantina. In genere si accetta nel sughero un valore massimo in 2-4 tricloanisolo di un microgrammo. Sul vino si opera con i gas massa previo estrazione con fibra in spazio di testa, con tecnica Spme. Risultati ottimi in nanogrammi. Sul tappo i problemi sono complessi riguardo all’interpretazione del dato. Secondo il dott. Valdino Diust – titolare del Laboratorio Analisi di Diust e C di Corno di Rosazzo – il diverso modo di estrazione del composto può falsare sensibilmente il dato finale: “ c’è il rischio di trovare 1 ppb laddove nel tappo esistono 10 ppb di tca“. In realtà c’è il rischio di estrarre con solventi non adatti altre sostanze – es. cere – ottenendo dati finali più bassi. Ma sul passaggio sughero-vino ci sono incognite. Quanto ne passa? Che fattori condizionano? Alcol, temperatura, tempo contatto, ph ? Un dato medio di passaggio sughero -vino può essere il 25-30 per cento. Secondo il dott. Alberto Oricco – responsabile controllo qualità Martini e Bacardi, conoscere il valore in TCA nel tappo è del tutto relativo, perché non dà la reale idea dell’effettiva cessione al vino. Meglio effettuare controlli organolettici. “ Fornisce i migliori risultati il controllo organolettico su campionature statistiche, lasciando alla ricerca e alle cause processuali l’analisi del TCA”. All’ultimo Simei un interessante convegno organizzato da Sinergo di Nizza Monferrato-AT in collaborazione il sugherificio Mureddu di Nerviano ( SS) –relatori Moar Groba, Bianchi e Cerutti – , ha indicato nuove soglie di percezione e riconoscimento del TCA. Ecco una sintesi dei dati (espressi in nanogrammi):
-Vini bianchi neutri
A – soglia di percezione
Il 61% dei degustatori ha percepito il vino bianco contenente 4 ng/l di tca diverso dagli altri, senza però riuscire ad identificare la diversità.
B- soglia di riconoscimento.Il 65% dei degustatori ha riconosciuto il sentore “tappo” nel vino contenente 20 ng/l di tca.
–Vini rossi neutri.
A – soglia di percezione.Il 63% dei degustatori ha percepito il vino rosso contenente 15 ng/l di tca diverso dagli altri, senza però riuscire ad identificare la diversità.
B-soglia di riconoscimento.Il 65% dei degustatori ha riconosciuto il sentore “tappo” nel vino contenente 30 ng/l di tca.