Ho letto della proposta di legge regionale sulla tutela e garanzia della produzione enologica in riferimento a possibili danni provocati dal sughero.
Indubbiamente rappresenta una moderna forma di tutela sia del consumatore, sia del produttore di vino che affronterebbe con maggior tranquillità i rischi legati all’utilizzo del sughero, un prodotto naturale che presenta contemporaneamente enormi vantaggi e qualche rischio seppur limitato.
Ma se si passa da un discorso teorico, sul quale non si può non essere d’accordo, a quello pratico, la questione si complica.
Proprio per la complessità delle problematiche legate all’utilizzo del sughero.
Una bottiglia di vino è apparentemente difettosa causa il tappo.
Le possibili cause sono molteplici?
Un perito nominato dal magistrato si troverebbe davanti al labirinto di Arianna.
Infatti sono tre i possibili difetti :
1) Sapore di tappo
2) Colosità
3) Difficile estrazione
Ma su queste difettosità del sughero interferiscono anche :
1) Bottiglia
2) Tappatore
3) Procedure di cantina
Limitiamoci al sapore di tappo
Le cause per cui il vino assume tale difettosità si possono ipotizzare in quattro filoni :
1- Materia prima scadente ovvero la quercia del sughero attaccata da parassiti ,in particolare dal fungo Armillaria Mellea
Ma è raro in quanto prevenibile
2 -Errori di lavorazione in sugherificio che causano un inquinamento microbico o chimico nel sughero. E’ una causa frequente e il danno statisticamente è ampio .
3 -Irregolarità nel trasporto e immagazzinamento dei tappi , soprattutto per eccesso di umidità che provoca formazione di muffe.
4 -Errore nel processo di cantina : scarsa igiene in cantina , in particolare in tubazioni, filtri riempitrici , contatti accidentali con legno ( gabbioni o plance trattati con cloro derivati ) .
In tal caso il vino può avere odori anomali riconducibili al tappo. . ovvero il” falso sapore di tappo”.
Alcune volte si tratta di concause .
In questa casistica, quanto mai poliedrica , come si stabiliscono le responsabilità e come si valuta l’eventuale rimborso dei danni subiti dal produttore di vino o dal consumatore?
Quale autorità lo stabilisce ?
Di norma in un contenzioso di tale natura non si arriva mai alla sentenza finale.
Si ricorre a lodi arbitrali o transazioni extragiudiziali .
Se ben ricordo è successo, per casi palesi e di forte valenza economica , a Torino -1983 , ad Alba –2001 e a Nizza Monferrato –2002..
Ma parallelamente al discorso legislativo deve consolidarsi un progetto di prevenzione riguardo all’utilizzo del sughero.
Oggi è possibile anche per piccole cantine.
Ne ho parlato, e in più occasioni , su Gazzetta d ‘Alba .
Occorre in sostanza appoggiarsi ad un laboratorio esterno , da scegliere con molta cura .
Per controlli e analisi sul sughero .
Ad un costo annuo di circa 250 euro che cosa otterremo ?
La prevenzione certa dell’ottanta per cento dei difetti del sughero , in particolare il rischio del falso sapore di tappo dovuto a perossidi-additivi e-o microrganismi.
La cantina non subirà danni nè diretti , nè indiretti , ma sopratutto potremmo tranquillamente rispedire i tappi al fornitore o perlomeno non imbottiglieremo nulla .
Perchè un’azione preventiva così importante per la qualità dei vini pregiati non viene stimolata e intrapresa dai Consorzi di Tutela ?
Sarebbe un ottimo servizio per i propri associati , perfettamente in linea con le finalità per cui ,molti anni fa, sono stati istituiti .
What’s up colleagues, how is all, and what you desire to say concerning this piece of writing, in my
view its really remarkable for me.