UN’ ECCELENZA VITIVINICOLA DEL MONFERRATO
Presentazione azienda
L’azienda agricola Roero è situata nel comune di Montegrosso d’Asti, in località “ Zuchetto “.
Appena il visitatore giunge al cascinale, il colpo d’occhio è unico, meraviglioso: si susseguono vaste distese di boschi, campi, vigneti ed altre coltivazioni. Siamo in una delle zone più belle ed interessanti del Monferrato, caratterizzato, a memoria di uomo, da una secolare vocazione: la viticoltura. Di fatto le uve ed i vini di queste colline, erano famosi sin dall’antichità.
I vigneti occupano circa9 ettaridi vigneto, tutti in ottima esposizione da sud a ovest.
La cantina dispone di serbatoi in moderno inox e botti di legno di rovere di Slavonia.
Oltre a tonneaux di quercia del Limousin
La capienza totale è di hl 1200 ca.
Il territorio
In tutto il Monferrato l’agricoltura è ancor una delle principali attività; forse è stato l’incentivo per conservare e salvaguardare, inalterate, a livello ambientale, le bellezze naturali e paesaggistiche.
Ma il Monferrato è caratterizzato, a memoria di uomo, da una secolare vocazione : la viticoltura. Di fatto le uve ed i vini di queste colline “Monferratensis, erano famosi sin dall’antichità.
Le condizioni per la coltivazione della vite sono tutte favorevoli: un clima temperato, con le notti fredde in autunno ed i giorni caldi sino a fine ottobre, si integra ad un terreno speciale ricco di argilla, calcare, sabbia e microelementi.
Un insieme di fattori essenziali per la viticoltura di qualità: un terroir unico, eccezionale, inimitabile: il Monferrato.
I vitigni e le vigne
Attualmente l’azienda agricola occupa circa 9 ettari di vigneto specializzato: si coltivano uve di grande pregio: barbera, grignolino, dolcetto, moscato.
Tutti vitigni autoctoni del Monferrato.
In un piccolo vigneto si coltiva anche lo chardonnay.
Un vino di qualità deve rappresentare la perfetta simbiosi di vitigno, territorio e tradizione.
Per questi motivi la lavorazione è svolta nel pieno rispetto dei cicli vegetativi della vite al fine di garantire un’uva eccellente.
Potature accurate, lotta integrata e diradamenti finalizzati a basse rese in uva, da sempre, sono pratiche culturali attuate.
I vini e la cantina
BARBERA D’ASTI DOCG “CARBUNE'”
E’ il gioiello dell’azienda, un grande vino, che ogni giorno trova e incontra consensi ed estimatori.
Il vigneto migliore dell’azienda, dall’età ultratrentennale. Il nome deriva dal vecchio proprietario. Appunto un commerciante in carbone.
In questo vigneto si procede da sempre alla sistematica riduzione dei grappoli, affinché in tempo di vendemmia si raccolgano solo più quelli turgidi e maturi, lasciati a leggera sovramaturazione.
La vinificazione è rigorosamente tradizionale, con lunga macerazione della vinaccia. In seguitola Barberaevolve favorevolmente, in grandi botti in rovere di Slavonia, per circa sei mesi.
Grazie alla sua forte struttura resiste in bottiglia molti anni, migliorando bouquet e sapore.
Nei bicchieri ben si evidenziano un eccellente colore rubino violacaeo intenso, un corpo di ottima struttura e calore, dei profumi delicati e molto fruttati, correlati alla grande potenza di questa Barbera ed all’età ultratrentennale del vigneto. Facilmente percepibili al naso sentori di lampone, mela rossa e amarena.
Di grande evoluzione, si consiglia di servirla a 18 gradi, in grandi bicchieri. A tavola è poliedrica: primi piatti, stupenda con tajarin, raviole o risotti, ottima con tutte la carni rosse e molti formaggi stagionati.
BARBERA D’ASTI DOCG SUPERIORE
Dai migliori vigneti della tenuta Roero, in Montegrosso d’Asti, un eccezionale Barbera superiore d’Asti – vendemmia 2003. La particolare composizione del terreno ricco di argilla –calcare, la felice esposizione, un sori di mezzogiorno –sera, l’età delle viti -oltre trenta anni, la conduzione del vigneto, attenta ad un rigoroso rispetto della vite e dell’uva con trattamenti ridotti e un sistematico abbattimento dei grappoli affinché in tempo di vendemmia si raccolgano solo più quelli sani e maturi, lasciati a leggera sovramaturazione, rendono unica, particolare questa Barbera.
In cantina la vinificazione è tradizionale con lunga macerazione delle bucce, l’invecchiamento è condotto con il solo utilizzo di grandi botti in rovere di Slavonia cui segue un affinamento in bottiglia di almeno sei mesi. Nei bicchieri, infatti, troviamo esalate le grandi caratteristiche delle Barbera d’Asti di zone vocate: colore rubino violacaeo intenso, profumi di elevata finezza ed eleganza con note fruttate –speziali, un sapore caldo, pieno, vellutato. Un vino che esprime in tutti i sensi una precisa identità territoriale: Barbera di Montegrosso d’Asti dalle vigne dell’azienda vitivinicola Franco Roero. Va bevuta a 18 gradi in ampi bicchieri tondi abbinandola a risotti, paste al sugo di carne, bistecche ai ferri, grigliate e formaggi stagionati.
GRIGNOLINO D’ASTI d.o.c.
Il Grignolino è un “rosso” speciale. Anarchico” lo definiva Gino Veronelli. La zona di coltivazione principale è il Monferrato, sia Astigiano che Casalese.
Seppur vinificato con macerazione sulle bucce il colore non è mai molto intenso, in quanto l’uva non ha una forte carica antocianica, ovvero la buccia non è non è molto colorata.
Visivamente presenta sempre una tonalità del colore irregolare. Un enologo la definì: “ acini neri, ma anche rossi, rosa e addirittura verdolini”.
Il Grignolino è un vino caratterizzato da un colore rubino chiaro, brillante, privo di sfumature violacee, che lo distingue dagli altri vitigni piemontesi.
Al naso presenta note olfattive di grande eleganza e persistenza: fruttato e speziale in particolare.
I descrittori variano dal lampone, alla mora, alla fragola, per assumere con una discreta evoluzione in bottiglia sentori di pepe bianco e chiodo di garofano.
Anche in funzione del terrior e dell’annata.
Al gusto è di media struttura, con buona persistenza. Perfetto l’equilibrio tra corpo e acidità e un finale piacevolmente mandorlato.
PIEMONTE MOSCATO d.o.c.
La varietà Moscato bianco o Moscato di Canelli, di origine greca, forse l’Apiane citata da alcuni Autori romani, è riportata in documenti del XVI secolo come Moscatellum. Coltivata in molte zone del mondo, trova un terroir di eccellenza in tutto il Piemonte. Infatti origina la doc Piemonte Moscato.
Il vino che si ottiene è stupendo: dolce, aromatico in quanto ricchissimo di terpeni. Dal bellissimo colore giallo paglierino carico e dal gusto dolce, fresco, equilibrato, giustamente acidulo.
Il Piemonte Moscato è opportuno berlo giovane, conservandolo in ambiente fresco e buio.
Ottimo con tutti in dolci, dalla pasticceria al panettone, dalle torte di nocciole alle paste di meliga, è ottimo anche in abbinamenti di contrasto come i formaggi piccanti ed erborinati.
Va servito a 6 -8 gradi nelle classiche coppe, oppure in bicchieri Iso.
I valori dell’azienda agraria Franco Roero.
Lasciamo parlare il vino, cerchiamo di comprenderne i veri significati.
I suoi colori, insieme ai suoi profumi e ai sapori sono i veri protagonisti di una filiera integrale, che parte dalla potatura nel vigneto, per finire con l’etichettatura del prodotto finito.
Oltre ai vigneti in una zona ad alta vocazione vitivinicola, ad una cantina moderna che attua tecniche correlate al rispetto delle tradizioni eroiche piemontesi, resta, ma è determinante il fattore umano.
La famiglia Roero con il papa Vittorio, il figlio Franco con la famiglia rappresentano la perfetta sintesi dei viticoltori del Monferrato. Lavoro, passione e determinazione sono linfa vivace ed essenziale per il vigneto e per la cantina. Il consumatore allora può facilmente percepire nei vini prodotti un’eccellente qualità e una precisa identità territoriale.