Pedrag Matvejevic lo definisce viatico del destino umano. E infatti, tra le molteplici vie che solcano le terre e le storie, quella del pane è particolare e unica.
Una storia secolare che la città di Savigliano racconta anche quest’anno con la Festa del pane, continuazione della storica Sagra del Grano e oggi utile strumento di valorizzazione della tradizione panificatoria del territorio, a cominciare dal saviglianese pane all’Alvà.
Passati dieci anni dalla prima edizione, si è giunti così quest’anno alla sesta Festa internazionale del Pane di Savigliano, affascinante viaggio nella storia e nella geografia del pane, con una manifestazione dedicata all’alimento principe della nostra tavola in tutte le sue declinazioni.
Il pane, sintesi dell’identità dei luoghi, del lavoro dei campi, della sapienza artigiana, del commercio, dei gusti, dei simboli e delle credenze, sarà il protagonista assoluto di incontri, degustazioni, dibattiti, spettacoli, laboratori didattici e concerti.
Organizzata dalla Città di Savigliano e dall’Ente Manifestazioni e in collaborazione con l’Associazione Panificatori della Provincia di Cuneo e dei panificatori saviglianesi, verrà inaugurata venerdì 23 settembre da un momento di riflessione di Carlin Petrini: Se il grano non muore. Ispirandosi a un testo di Andrè Gide e ai versi della Bibbia, il fondatore di Slow Food si interrogherà sui pericoli che minacciano la piccola coltivazione e, passando dagli Ogm alla speculazione sui cereali, proporrà l’idea di un modello sostenibile di produzione che possa sopravvivere accanto a quello industriale.
Savigliano per tre giorni vetrina di territori e tradizioni enogastronomiche seguirà per le vie cittadine l’intera filiera del pane. Dal chicco alla pagnotta, tutti i luoghi e i processi dell’arte bianca saranno ricreati in Piazza del Popolo. Le farine e i forni saranno il cuore dell’evento e una grande panetteria rappresentativa ne rilascerà tutta la fragranza.
Specialità gastronomiche, antenate dell’attuale fast food, invaderanno gli angoli di Savigliano. Tra i cibi di strada, la focaccia ligure e le tigelle, la farinata, le olive all’ascolana e il panino con il lampredotto. Tra le pizze, una scelta alla Pizzeria sotto l’Ala di sei diversi tipi di impasti conditi da prodotti locali. Tra i mille volti del pane, in Piazza Cesare Battisti, alla Pizzeria Bucefalo e al Ristorante Sapori in movimento, tranci di pizza e piatti della tradizione a base di pane.
Da Piazza del Popolo a Piazza Santarosa mercati e mercatini per trovare pane e companatico, prodotti da forno, un villaggio delle eccelenze e la campagna in città, proposta da Coldiretti.
Particolare attenzione alla didattica si articolerà con laboratori degustativi e dimostrativi allestiti per educare e sensibilizzare ai consumi consapevoli sul nostro territorio ma anche per conoscere la cultura gastronomica straniera.
E grandi approfondimenti culturali saranno cibo per la mente. Scienziati, artisti, storici e filosofi parteciperanno con interventi legati al pane e ad altro ancora.
Tanti gli appuntamenti da non perdere. A cominciare dalla lectio Non di solo pane. Il Risorgimento romantico di Antonio Scurati fino alle Storie di italiani all’estero, come guagnarsi il pane in un reading di Claudia Ceroni e Federica Demaria. Scalderà l’atmosfera Claudia Bonadonna con un tributo a Patty Smith, mentre, presentato dallo stesso autore Paolo Ferrero, il libro Anime in carpione svelerà con graffiante ironia una riflessione semiseria sul bere e sul mangiare. Quattro esponenti di diverse comunità religiose indagheranno le simbologie del pane e del grano per dare un senso al Pane degli altri, l’enologo Lorenzo Tablino racconterà invece la storia, la tradizione e la cultura di un altro alimento simbolo del territorio cuneese: il vino.
Sul palcoscenico, teatro, musica, concerti, spettacoli e performance illumineranno le serate saviglianesi. Arguta e profetica la conferenza-spettacolo di Luca Scarlini narrerà La leggenda del pane con immagini e parole. Intratterranno il pubblico la musica Klezmer dei sei componenti del gruppo Miskalè e la melodica voce di Maria Giua, in alternanza ad animazioni teatrali e letture diffuse intorno al tema del pane e a djset serali che chiuderanno le giornate.
Non mancheranno le mostre: dalle sculture di cioccolato proposte dagli Amici del cioccolato Pasticceri della Provincia Granda alle fotografie sul pane dal mondo a cura dell’Associazione Culturale di promozione sociale “Uomini e terre” ai dipinti eseguiti con il vino del maestro Vincenzo Reda, fino all’incontro-performance di Diego Maria Gugliermetto, designer del cibo.
Un evento multiforme dunque per raccontare la grande storia del pane, ricca di sapienza e di poesia, d’arte e di tradizione. Per tutti i gusti, sarà pane da guardare, pane da assaggiare, pane da impastare, pane da raccontare e pane da ascoltare. E, ancora, sarà pane da condividere, poiché il pane attraversa le generazioni ed è denominatore comune alle popolazioni di tutto il mondo, da nord a sud, con le sue forme più strane e i suoi sapori più diversi.
Una manifestazione ricca di sorprese che coinvolgerà agricoltura, commercio, arte e tradizioni e che si rivolgerà a grandi e piccini in un percorso nella storia del pane che solleticherà palato ed intelletto.