Nel difficile e incerto momento a causa del Covid 19, la salute è certamente al primo posto nelle attenzioni di tutti.
Forse per questo che il vino – che resta sempre “la più sana ed igienica delle bevande” (Louis Pasteur) – non ha avuto grandi problemi di mercato, anzi alcuni dati sono in crescita, come ha riportato recentemente il Corriere Vinicolo.
Di fatto sono in decrescita distillati, liquori, birra, bibite ed altro beverage.
Per uno stile di vita improntato al benessere il vino certamente è la bevanda ideale: per contenuto alcolico, per presenza di sostanze utili all’organismo, per forti contenuti culturali ed edonistici.
Ma vorrei soffermarmi sui pregi del vino che grazie al Covid 19 ho potuto piacevolmente riscoprire.
Sino al 2019 l’ampio amarcord spaziava in grandi eventi con folta partecipazione di pubblico: tra mise en place perfette, sommelier in divisa, chef stellati, personaggi famosi ed altre valenze di alto profilo.
Anche le location erano quanto mai adeguate: grandi alberghi, storiche enoteche, sedi degli enti istituzionali, anche semplici osterie, tanto per socializzare.
Poi si è fermato tutto.
Eppure nel 2020 il consumo di vino è cresciuto.
Perchè il vino non tradisce mai?
Bere da soli o in famiglia forse aiuta a capire aspetti diversi, ma non meno importanti di questa bevanda; non ci sono regole, orari da rispettare, confronti da fare, domande inutili se non provocatorie a cui rispondere, niente!
Devi solo bere e apprezzare al massimo il piacere del tuo vino. Riflessioni e pensieri emergono subito sia per un comune vino rosso, che per una grande griffe DOCG. Passato, presente, anche futuro si intrecciano e si confondono.
Impossibile non partire dall’uva: un solo vitigno? Da dove è arrivato? Quando?
Poi il vino: come è evoluto nel tempo, chi ha incontrato? chi lo ha valorizzato?
È la cultura del vino che rende migliore qualsiasi assaggio. Infatti è quasi un dogma: “Il vino più lo conosci meglio lo apprezzi”.
Ma in un’enoteca superaffollata, in una rumorosa osteria non è certo facile, a casa tua invece tutto è molto più facile.
Il silenzio, la mancanza di odori o rumori fastidiosi, la giusta luce ti permettono di concentrarti e apprezzare sensorialmente colore, profumi e sapori.
Hai tutto il tempo che vuoi, osservi le nuance del colore, mentre lentamente rotea tra le parteti del bicchiere. Poi è il momento del profumo, magari scopri un nuovo percettore olfattivo. Lo assaggi, trovi un particolare retrogusto che ti era sfuggito.
Hai tutto il tempo per abbinarlo al giusto piatto e perché no, scoprire un diverso e interessante accostamento.
Il vino è sempre da scoprire, anche e soprattutto in tempo di Covid19.