E come EST- EST – EST
Nulla a cha fare con il famoso vino di Montefiascone nel Lazio.
Si va verso est per avere qualità del sughero .
Allora dal Portogallo verso est si arriva in Sardegna
Tutti concordano :questa regione ha sugheri eccellenti .
Una riflessione è d’obbligo : ci siano poche, pochissime foreste
Che danno solo il 2% della produzione mondiale .
F come Foresta
Dove si giocherà la qualità del sughero nei prossimi anni ,ovvero le foreste di qualità. Attualmente buona parte delle piantagioni di quercia sono in pessime condizioni : non facilmente accessibili , con sottobosco non controllato , con piante ammalate .
La raccolta in foresta in Europa è gestita da privati , mentre in Africa dallo stato .
Garanzie vengono dalla Spagna ove la raccolta in parte è controllata dal ministero delle foreste . Ci sono verifiche e rintracciabilità .
In Portogallo, dopo la raccolta, le plance sono stoccate in foresta.
F come Falso sapore tappo
Ormai dilagano , ma viene quasi sempre e subito incolpato il povero tappo .Il termine esatto sarebbe :odori e profumi riconducibili al tappo
Il vino sa di gomma, di muffa , di plastica , di residui sanitizzanti , di stirene , di fitofarmaci , di lievito .
Il profumo nel bicchiere è deviato causa causa “ossidato” oppure “ridotto” nelle cento variabili possibili.
Per non parlare del boisè dovuto a barriques , trucioli –ove ammessi – , enotannini commerciali , ect .
Inoltre molti composti chimici presenti nel vino danno sensazioni olfattive simili al tappo .
Pirazine , composti solforati , fenoli volatili
“Sa di tappo “ e viene pure esclamato con l’aria di uno che se ne intende.
Magari è un Asti spumante ancora in autoclave ??.
Quante polemiche a livello commerciale ? Quante confusioni a livello tecnico
F come Filiera
E’ la conoscenza del percorso e dei passaggi del nostro tappo , dalla foresta al trasporto in cantina .
Non sempre è facile conoscere la filiera in particolare per i primi passaggi . A parte l’origine della materia prima , molti sugherifici lavorano semilavorati .
E’ un settore in cui si concentrano poche multinazionali che deterranno in futuro l’esclusiva di alcune importanti lavorazioni .
Oppure ci sono aziende che “comprano , timbrano e mandano via”.
Sono aziende commerciali più che sugherifici
La trasparenza della filiera del sughero deve essere la base teorica del concetto di qualità per qualsiasi acquirente di tappi .
F come Fuoriuscita
Non è infrequente vedere un tappo …..fuoriuscire .
Molte le cause:
-Collo bottiglia difettoso , in particolare con profilo a V.
-Collo bagnato –vedi.
-Eccesso di lubrificante .
-Livello di riempimento alto con eccesso di pressione nel cuscinetto aria tra vino e tappo.
-Ritorno elastico del tappo troppo veloce in fase di tappatura .
-Aumento eccessivo della temperatura del vino in bottiglia causa locali o trasporto non adatti
Oggi con moderni tappatori con prevacuazione pre –imbottigliamento e conseguente minor pressione nel cuscinetto il problema fuoriuscita tappo è in parte risolto .
G come Ganasce
Spesso” pizzicano” il tappo e …..allora colosità garantita.
E’ bene che il tappatore abbia le ganasce del tappatore registrabili, infatti le bocche delle bottiglie non solo uguali , anche se prodotte in Italia.
Ideale è la chiusura minima del tappo compatibilmente con entrata perfetta in bocca .
Quanto si deve stringere un tappo? Alcuni autori dicono 6 mm , ma in Italia è consolidata la regola di usare tappi maggiorati di 7 mm rispetto diametro collo bottiglia.
E allora ?
1 mm in meno del diametro bocca a raso penso sia un parametro ottimale
Il problema è l’irregolarità delle bocche: dati medi Italia – 17,5 mm , mentre la Francia ha bocca piu’ larghe – mediamente 18,5 mm .
Occorrono manutenzione accurata e pulizia almeno ogni settimana di lavoro.
Cambi per arrotondamento –rigatura punte ganasce con tappi normali ogni tre anni , per agglomerati ogni 2 anni .
Per normali condizioni di lavoro .
Occorre fare attenzione alle abrasioni del metallo.
Oggi i materiali usati sono ottimi acciai cementati .
I come Imballaggio
Spesso trascurato , alcune volte non idoneo.
Eppure protegge la qualita’ del sughero dall’uscita del processo in opificio sino all’utilizzo .
I vecchi sacchi di juta , oggi diventati sintetici , sono poco raccomandabili.
Meglio cartoni con dentro sacchi in politene .
Ma la questione è più complessa .
Se non si fora il politene di norma si aggiungere un po’ di solforosa a scopo antimicrobico, ma non va assolutamente bene .Vedi tiosolfati .
E’ meglio forare il politene e conservare i sacchi in locali idonei .
Su ogni imballaggio sarebbe opportuno richiedere stampa dei dati mercelogici , data trattamenti di sanitizzazione e lubrificazione , numero lotto .
Ai fini rintracciabilità Iso -Vision.
I come Invecchiamento
Quanto dura un tappo nel tempo e a contatto con il vino?
Come si estrae un tappo molto vecchio?
La durata di un sughero è in funzione di molti fattori : tipo di vino , modalità comservazione, tappatura , collo bottiglia.
Comunque l’alcol e gli acidi del vino con il tempo impregnano il tappo , facendolo invecchiare
Mediamente dopo 20 anni un tappo è vecchio .
Si può sostituire , ma è un’operazione complessa.
Difficoltà stappatura , arieggiamento seppur limitato del vino , ricolmatura delle bottiglie basse . Certamente è un’operazione di immagine .
Se decidiamo di lasciare il vecchio tappo come potremmo toglierlo?.
Non è facile aprire un Barolo del 1964 ,magari un grande formato senza combinare guai .
Con tappi vecchi e impregnati omai senza un minimo di ritorno , una piccola pressione provoca la caduta del tappo nel vino ,oppure alzando il levatappi si sbriciola il tutto .
Se si usa un levatappi lamellare? Non è facile inserire lamelle tra sughero e vetro , inoltre se il tappo e’ vecchio rischia comunque di cadere .
Consiglio un normale levatappi con la spirale adatta e- tassativo- doppia battuta sul decapsulatore .
Non premere assolutamente e … buona fortuna
Se la bottiglia è vecchissima esempio un Marsala oppure un Porto ? Proprio in Portogallo
con una tenaglia rovente tagliano perfettamente il collo bottiglia con il tappo .
Basta esserne capaci .
Se il tappo cade nel vino ? Nulla di irreparabile .
Sono in vendita appositi rostri per tirarlo su ; a volte utilizzo -e va benissimo -un vecchio ferro da maglia rubato a mia zia e ovviamente piegato – lontano da lei -a uncino.