Una concreta risposta al problema dei Sorì del Moscato, un nuovo modo di valorizzare la qualità intrinseca dell’Asti.
Dalle parole ai fatti: in sintesi il nuovo progetto della Cantina “Terrenostre” di Cossano Belbo.
Durante l’annuale festa dei viticoltori associati, è stato presentato un nuovo Asti, denominato “Vigne Eroiche”. Il nome, quanto mai evocativo, rimanda alle radici del prodotto. Infatti è ottenuto con uve provenienti esclusivamente dai cosiddetti “Sorì del Moscato d’Asti”. Ovvero le vigne in forte pendenza, dove la lavorazione è molto faticosa, la meccanizzazione difficile, talora impossibile, la produzione scarsa. Con un’assoluta certezza: la qualità dell’uva, sempre ai massimi livelli.
Tant’è vero che nel 2012 era stato inserita, grazie all’Assessore all’Agricoltura Regione Piemonte nell’accordo interprofessionale sull’uva Moscato, la clausola che garantiva ai viticoltori dei Sorì un piccolo premio in denaro.
Un gesto concreto, a riconoscimento del loro impegno, per salvaguardare quelle vigne impossibili e conseguentemente l’elevata qualità dell’uva moscato conferito alle cantine.
“Terrenostre”, durante l’ultima vendemmia, ha selezionato l’uva moscato di due conferenti dei Sorì. Precisamente Angela Fogliati, con il Sorì’ Alvaj e Maria Vittoria Grasso, con il Sorì La Cantija. E’ stata effettuata la vinificazione separata, con l’utilizzo di pratiche di cantina tradizionali e mirate a salvaguardare e sviluppare i grandi pregi organolettici della materia prima: chiarificazione statica, utilizzo del freddo e dell’inox.
Si è ottenuto un Moscato d’Asti di altissimo profilo che nel mese di marzo è stato spumantizzato in autoclave con il metodo Martinotti.
Grazie all’elevato contenuto zuccherino dell’uva, circa 13,7 baumè, non è stato necessario aggiungere saccarosio, pratica corrente e legale nella spumatizzazione dell’Asti.
In tal modo il prodotto ha conservato tutti i caratteri di elegante aromaticità e grande dolcezza propri dell’uva moscato di Sorì.
Il processo di spumantizzazione, con la rifermentazione, condotta con lieviti selezionati, è durato oltre un mese; in seguito si è proceduto all’imbottigliamento.
Si tratta per il momento di poche bottiglie, circa 3000, che verranno destinate ad attività promozionali, nonché a qualche fortunato cliente storico italiano ed estero della cantina citata.
Ma il valore dell’operazione va ben oltre il semplice dato numerico.
Da anni l’intera filiera del Moscato d’Asti insiste nel proporre un’Asti Premium. Ovvero un Asti dal valore eccezionale sul piano qualitativo, da proporre nei vari momenti istituzionali e di grande ritorno d’immagine. Al pari di un Barolo, di un Brunello o di uno Champagne.
“Terrenostre” ha iniziato ad operare in questo senso con un progetto concreto, utilizzando le migliori uve dei propri soci: due viticoltori dei “Sorì del Moscato d’Asti”.
Le prime indicazioni di mercato, unitamente ai giudizi espressi in varie degustazioni guidate, sono di ottimo auspicio nel proseguire per i prossimi anni nell’iniziativa appena avviata, coinvolgendo altri viticoltori dei Sorì e ampliando pertanto la produzione dell’Asti “Vigne Eroiche”.