Incontro enogastronomico
Un’interessante iniziativa per valorizzare il vino quale elemento prioritario dell’economia, del lavoro, della quotidianità nel territorio è in programmazione nel comune di Montelupo Albese.
Venerdì 21 novembre alle 21.00 – presso il ristorante Ca’ del Lupo – alcuni produttori locali presenteranno i loro vini DOC provenienti dai loro migliori vigneti. I colori, i profumi e i sapori del Dolcetto d’Alba, del Barbera d’Alba e del Nebbiolo d’Alba e di altri vini bianchi e rosati si sposeranno, in un perfetto abbinamento, con piatti tipici della cucina langarola.
L’incontro conviviale sarà preceduto da un breve intervento dell’enologo Lorenzo Tablino in tema “Montelupo: un’eccellenza vitivinicola da scoprire”; farà seguito la degustazione guidata di ogni singolo vino alla presenza del produttore. Sarà anche presente il titolare del museo dei levatappi di Barolo con alcune prove pratiche di stappatura.
L’incontro, di là dell’aspetto conviviale, vuole essere soprattutto momento di verifica e di confronto sul ruolo che possono avere piccoli territori e singoli produttori nel promuovere e valorizzare le ricchezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche esistenti, anche in previsione del riconoscimento ottenuto da parte dell’Unesco.
Tutto il terroir di Montelupo e dintorni è ad alta vocazione vitivinicola, vuoi per la natura del suolo, vuoi per il microclima ottimale, vuoi per le altre valenze che caratterizzano l’intero paese.
Non casualmente l’alto profilo qualitativo del Dolcetto d’Alba ivi prodotto è conosciuto da secoli.
Oggi grazie all’intraprendenza e determinazione di alcuni produttori e la crescita di un mercato vitivinicolo che richiede in misura sempre maggiore vini correlati a piccole chicchè territoriali, si stanno valutando vari progetti di crescita e sviluppo.
L’incontro in programma ha prioritariamente questo scopo: valorizzare piccole produzioni vinicole, poco note al grande pubblico: in genere quando si parla di Langa il discorso prioritariamente verte su tartufi, Barolo e Barbaresco.
Ma sull’esempio di altre zone vocate del mondo, la cultura della vigna, del vino, dei loro contorni e dintorni è dinamica e poliedrica. E’ quindi necessario che piccole produzioni possano emergere in un mercato quanto mai globale e internazionale.
Saranno ospiti della serata per un costruttivo confronto enologi, giornalisti, e personaggi legati al mondo della vite del vino.